L’interposizione illecita di manodopera si ha anche in caso di subappalto
Il divieto di intermediazione di cui all’art. 1 della legge n. 1369 del 1960 fa riferimento oltre che all’appalto, anche al subappalto ed anche a qualsiasi altra forma di intermediazione e interposizione. Tale situazione sussiste allorché le prestazioni abbiano obiettiva esecuzione in favore di un soggetto diverso da colui che ha assunto il lavoratore (Cass.
Leggi TuttoLa rilevanza penale del mobbing
Ad avviso della Suprema Corte di cassazione penale (sentenza n. 31273/2020), nulla osta, in astratto, alla riconduzione delle condotte di mobbing lavorativo nell’alveo degli “atti persecutori” di cui all’art. 612 bis c.p., in quanto la condotta descritta dalla norma può esplicarsi con modalità atipica, in qualsivoglia ambito della vita, purché sia idonea a ledere il
Leggi TuttoGiusta causa di licenziamento: una valutazione complessa frutto di più giudizi di valore
La giusta causa di licenziamento è una nozione di legge che si viene ad inscrivere in un ambito di disposizioni caratterizzate dalla presenza di elementi normativi e di clausole generali – correttezza, obbligo di fedeltà, lealtà, buona fede, giusta causa – il cui contenuto, elastico ed indeterminato, richiede, nel momento giudiziale, di essere integrato, colmato,
Leggi TuttoLa consegna di pizze a domicilio può configurare un progetto?
Oggetto del commento è l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 23768 del 2020 sulla disciplina del contratto a progetto dettata agli artt. 61 e seguenti del D.Lgs. 276/2003, applicabile ratione temporis alla fattispecie dedotta in giudizio. Confermando un orientamento già espresso in passato, la Suprema Corte ha ribadito che, perché sia conforme ai requisiti richiesti
Leggi TuttoÈ ammissibile nel giudizio di appello la prova del contratto di lavoro domestico
È ammissibile nel giudizio di appello la produzione del contratto di lavoro e la denunzia all’autorità amministrativa del rapporto domestico indispensabile ai fini della decisione della causa perché i suddetti documenti sono dotati di un grado di decisività e di certezza tali che, da soli considerati, possono condurre ad un esito necessario della controversia (Cass.
Leggi TuttoPensioni di elevato importo: la sentenza della Consulta
Con la sentenza n. 234 del 2020 il Giudice delle leggi ha dichiarato la non fondatezza delle questioni sollevate sul raffreddamento triennale della rivalutazione automatica mentre ha dichiarato fondate le questioni sollevate sul contributo di solidarietà limitatamente alla sua durata quinquennale, anziché triennale: sotto il primo profilo, la misura limitativa della rivalutazione automatica comunque garantisce
Leggi TuttoIl servizio di reperibilità è da considerare orario di lavoro?
Il tempo che un lavoratore trascorre in reperibilità, con possibilità di essere contattato, e, eventualmente, di dover rientrare sul luogo di lavoro nel giro di un’ora, deve essere considerato come “orario di lavoro” e quindi anch’esso retribuito? Sulla questione ha espresso il suo parere negativo l’Avvocato Generale Giovanni Pitruzzella (conclusioni del 6 ottobre 2020, causa
Leggi TuttoIllegittimo licenziare il dipendente che pratica sconti al cliente di riguardo nel solo interesse dell’azienda
La Cassazione, con sentenza della sezione lavoro n. 22074 del 13 ottobre 2020, conferma la illegittimità del licenziamento del dipendente che esegue i propri compiti con autonomia operativa, nel caso in cui il comportamento del lavoratore non produca vantaggio per sé ma sia posta in essere nell’esclusivo interesse dell’impresa.
Leggi TuttoL’impossibilità di repechage va dimostrata dal datore di lavoro
In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, incombono sul datore di lavoro gli oneri di allegazione e di prova dell’esistenza del giustificato motivo oggettivo, che include anche l’impossibilità del c.d. repéchage, ossia dell’inesistenza di altri posti di lavoro in cui utilmente ricollocare il lavoratore. Sul datore di lavoro incombe l’onere di allegare e dimostrare
Leggi TuttoOperaio cade nella buca d’orchestra: prevenire il rischio di caduta spetta a tutte le imprese presenti
Grava sul datore di lavoro, quale committente, l’obbligo di valutare i rischi derivanti dalle possibili interferenze tra le diverse attività che si svolgono in successione o contestualmente all’interno di un’area e se sono più i titolari della posizione di garanzia, ciascun garante risulta per intero destinatario dell’obbligo di impedire l’evento fino a che non si
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