La responsabilità del legale rappresentante di società cooperativa per l’infortunio del socio lavoratore
In tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, i soci delle cooperative sono equiparati ai lavoratori subordinati e la definizione di “datore di lavoro”, riferendosi a chi ha la responsabilità della impresa o dell’unità produttiva, ricomprende il legale rappresentante di un’impresa cooperativa. Infatti, i beneficiari delle norme di tutela della sicurezza del lavoro sono, oltre
Leggi TuttoDivieto di cumulo fra trattamento pensionistico e retributivo: questione inammissibile
Con la sentenza n. 213 del 2020 il Giudice delle leggi ha dichiarato, in riferimento all’art. 3 Cost., l’inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 22, comma 1, lett. c), della legge 30 aprile 1969, n. 153, dell’art. 10, comma 6, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 e dell’art. 1, comma 189, della legge
Leggi TuttoÈ illegittimo il licenziamento per riduzione di personale limitato alla sola sede del lavoratore
Qualora, nella comunicazione si faccia generico riferimento alla situazione generale del complesso aziendale, senza alcuna specificazione delle unità produttive da sopprimere, i licenziamenti intimati sono illegittimi per violazione dell’obbligo di specifica indicazione delle oggettive esigenze aziendali (Cass. civ., sez. Lav., 5/10/2020, n. 21306).
Leggi TuttoImpugnativa licenziamenti o trasferimenti: la decadenza è interrotta anche dal ricorso cautelare
Con la sentenza n. 212 del 2020 il Giudice delle leggi ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in riferimento all’art. 3 Cost., dell’art. 6, comma 2, della legge 15 luglio 1966, n. 604, nella parte in cui non prevede che l’impugnazione stragiudiziale di cui al primo comma della stessa disposizione è inefficace se non è seguita, entro
Leggi TuttoConversione del Decreto Agosto: le principali novità in materia di diritto del lavoro
La Legge 13 ottobre 2020, n. 126 (la Legge di Conversione) ha convertito in legge il Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104 (il Decreto Agosto). La Legge di Conversione ha lasciato sostanzialmente invariate le disposizioni del Decreto Agosto in materia giuslavoristica, fatta eccezione per due interventi innovativi con riguardo a: (i) somministrazione a termine;
Leggi TuttoLe dimissioni del lavoratore a termine
Nel rapporto di lavoro a tempo determinato il lavoratore può legittimamente dimettersi per giusta causa. In assenza di giusta causa le dimissioni sono illegittime e, sebbene in grado di risolvere il rapporto, espongono il lavoratore all’obbligo di risarcimento del danno in favore del datore di lavoro.
Leggi TuttoLicenziamento disciplinare: l’audizione può essere chiesta anche dopo le giustificazioni scritte
La Suprema Corte con la sentenza n. 19846 del 22 settembre 2020 ha affermato che, in tema di sanzioni disciplinari, deve essere riconosciuta al lavoratore la possibilità di piena esplicazione del diritto di difesa e, quindi, anche la possibilità, dopo avere presentato giustificazioni scritte senza formulare alcuna richiesta di audizione orale, di maturare “un ripensamento”
Leggi TuttoSi presume gratuita la prestazione lavorativa a favore del coniuge
Tra persone legate da vincoli di parentela o di affinità opera una presunzione di gratuità della prestazione lavorativa, che trova la sua fonte nella circostanza che la stessa viene resa normalmente affectíonis vel benevolentiae causa; con la conseguenza che, per superare tale presunzione, è necessario fornire la prova rigorosa degli elementi tipici della subordinazione, tra
Leggi TuttoSe l’assegno divorzile è simbolico, l’ex coniuge non ha diritto alla pensione di reversibilità
Se la ratio dell’attribuzione del trattamento di reversibilità al coniuge divorziato è da rinvenirsi nella continuazione del sostegno economico prestato in vita all’ex coniuge, non può considerarsi all’uopo decisivo un trattamento determinato in misura minima o anche meramente simbolica: è necessario, piuttosto, che il trattamento attribuito al coniuge divorziato possieda i requisiti tipici previsti dall’art.
Leggi TuttoÈ ritorsivo il licenziamento a seguito della rivendicazione dei diritti retributivi del dipendente
In tema di licenziamento ritorsivo, il motivo illecito addotto deve essere ex art. 1345 cc determinante ed esclusivo, cioè deve costituire l’unica e sola fonte di recesso, per cui richiede il previo accertamento della insussistenza della causale posta a fondamento del licenziamento (Cass. civ., sez. Lav., 2/10/2020, n. 21194).
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