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Con la sentenza n. 3605 del 19 aprile 2021, il Tribunale di Roma, sez. lavoro, ha rigettato il ricorso di un dirigente che aveva impugnato il licenziamento per soppressione della posizione comunicato nel mese di maggio 2020 durante l’emergenza sanitaria. Questa pronuncia si inserisce nel dibattito sull’ambito soggettivo di applicazione del divieto di licenziamento previsto dall’art. 46 del D.L. 18/2020 e più volte prorogato fino a oggi. Con questa sentenza, il Tribunale di Roma ha modificato il proprio orientamento espresso in occasione della pronuncia dell’ordinanza del 26 febbraio 2021 in una fattispecie simile a quella in esame.