Di seguito l’articolo del Prof. Marinelli, pubblicato su Il lavoro nella giurisprudenza n. 4/2021, Ipsoa, Milano.
Il datore di lavoro è obbligato, qualora ciò sia necessario per garantire la sicurezza dei propri dipendenti e delle persone che con questi entrano in contatto, ad utilizzare nelle mansioni a rischio i lavoratori che abbiano accettato di vaccinarsi. Il rifiuto della vaccinazione, pur non dando luogo a responsabilità disciplinare, determina l’obbligo di utilizzare il lavoratore in diverse mansioni, o in mancanza di queste di sospenderlo senza retribuzione, in attesa che cessi la situazione di rischio.