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Il comportamento assenteista del dipendente, anche prima della c.d. “riforma Madia”, determina una grave forma di responsabilità disciplinare per scarso rendimento, che costituisce un inadempimento contrattuale di durata e plurisussistente. In tali casi, il termine per l’avvio del procedimento disciplinare decorre non dalla conoscenza della prima mancanza ma dal momento del fatto giuridicamente rilevante consistente nel protrarsi di una prestazione insufficientemente produttiva. Infatti, lo scarso rendimento sul lavoro è la conseguenza di una presenza in ufficio ingiustificatamente discontinua e comunque determinata da un comportamento negligente e inosservante degli obblighi di servizio (Cassazione civile, Sez. lav., sentenza 4 maggio 2021, n. 11635).