È legittima la sanzione della sospensione dal servizio per la durata di mesi uno, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 449 del 1992, comminata a un Vice Commissario ordinario appartenente al Corpo di Polizia penitenziaria comminata per aver posto un commento “mi piace” (like) ad una notizia relativa al suicidio di un detenuto avvenuto in una casa di correzione pubblicata in un sito Facebook, ritenuta dall’Amministrazione manifestazione di disprezzo della vita, dell’incolumità e della salute delle persone detenute, in violazione dei doveri degli appartenenti alla polizia penitenziaria. La valutazione in ordine alla gravità dei fatti addebitati al pubblico dipendente, in relazione all’applicazione di una sanzione disciplinare, costituisce espressione di discrezionalità amministrativa, non sindacabile in via generale dal giudice della legittimità, salvo che per violazione delle norme procedurali o in alcune ipotesi limite di eccesso di potere, sotto il profilo della abnormità e del travisamento dei fatti (T.A.R. Lombardia Milano, Sez. III, 2 dicembre 2020 n. 2365).